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Il prossimo 12 giugno sarà una data chiave per il futuro del gioco online in Italia. Il si riunirà per esaminare l’appello presentato da 14 concessionari che contestano la riforma normativa in atto, volta a ridefinire l’assetto del comparto.
I ricorrenti hanno impugnato la decisione del Tar del Lazio, che aveva giudicato il loro ricorso in parte irricevibile e in parte infondato.
I ricorrenti avevano chiesto l’annullamento dell’intero impianto di gara e dei suoi atti attuativi – incluse le regole amministrative, lo schema di convenzione, le regole tecniche, e le condizioni per i Punti Vendita Ricariche (PVR) – sollevando numerose censure di legittimità e costituzionalità.
Il TAR aveva già condannato i ricorrenti al pagamento in solido delle spese di lite, pari a 6.000 euro complessivi, da versare alle amministrazioni resistenti.
L’obiettivo delle aziende è ottenere la sospensione del processo di riordino, incluso il nuovo bando di gara per le concessioni online. Tuttavia, i giudici amministrativi di secondo grado hanno già anticipato un primo orientamento attraverso un decreto pubblicato il 28 maggio.
Secondo quanto espresso dal Consiglio di Stato, la richiesta di sospendere l’intero iter selettivo risulta “sproporzionata” rispetto all’interesse effettivo delle parti coinvolte. I giudici amministrativi hanno evidenziato come le società non siano ancora state formalmente escluse dalla procedura – mancando atti di esclusione ufficiali – e che pertanto non vi siano i presupposti per un intervento cautelare.
Inoltre, il Consiglio ha chiarito che, vista la natura del provvedimento impugnato, non è al momento possibile valutare nel merito le critiche sollevate dai ricorrenti. Alla luce di ciò, l’istanza di sospensione è stata respinta in via preliminare, in attesa della camera di consiglio del 12 Giugno 2025 che determinerà se il percorso di riordino potrà procedere o subirà una frenata. La decisione potrebbe avere effetti diretti sul calendario previsto per la riforma e sulla validità delle future concessioni per il gioco online.
Un braccio di ferro destinato a prolungarsi ancora per qualche giorno e che, creerà ulteriore confusione nel settore che, invece, aspetta regole chiare e al passo con tutti gli altri Paesi europei.
Intanto, resta fissata al 30 maggio la scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione al bando pubblico per le nuove concessioni del gioco a distanza.
A meno di colpi di scena, dunque, il processo di riordino proseguirà secondo i tempi stabiliti, in attesa della pronuncia definitiva attesa a giugno.
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