Espandersi con intelligenza e superare i confini nella fiscalit¨¤ dell¡¯iGaming negli Stati Uniti

David Gravel
Scritto da David Gravel
Tradotto da Maurizio Varriale

La nostra serie esclusiva in tre parti, realizzata con il contributo dell¡¯esperto Robert Stoddard, Lead U.S. Tax Partner per il settore gaming di KPMG, si conclude con la Parte 3, in cui ci concentriamo sull¡¯espansione internazionale. Gli operatori di iGaming del Regno Unito che varcano l¡¯oceano verso gli Stati Uniti devono affrontare sistemi fiscali disallineati, insidie strutturali e una cultura della conformit¨¤ che richiede strategia sin dal primo giorno.

Se ti sei perso la Parte 1, dedicata al frammentato panorama fiscale statunitense e all¡¯aumento degli oneri di conformit¨¤, o la Parte 2, che ha esaminato l¡¯incertezza crescente attorno al cripto e al fisco, trovi i link di entrambe alla fine dell¡¯articolo.

Entrare in un nuovo Stato USA richiede molto pi¨´ di una licenza. ? necessaria una struttura aziendale e una strategia operativa capaci di gestire in modo efficace le imposte sul Gross Gaming Revenue (GGR) e di adattarsi alle differenze, anche profonde, da Stato a Stato. Man mano che gli operatori crescono a livello interstatale o dall¡¯estero, devono affrontare aliquote fiscali variabili, normative complesse o poco chiare, regole diverse su deduzioni e promozioni, costi nascosti e una cultura della conformit¨¤ molto diversa. In questo mercato, il fisco non ¨¨ un pensiero a posteriori: deve far parte integrante del piano aziendale sin dall¡¯inizio.

Per le aziende internazionali, la posta in gioco ¨¨ ancora pi¨´ alta, specialmente per chi non conosce la regolamentazione statale e un contesto che, sotto molti aspetti, ¨¨ unico negli Stati Uniti. Ci¨° che funziona in una giurisdizione potrebbe fallire in un¡¯altra. E quando si parla di fiscalit¨¤ del gaming negli USA, fallire pu¨° essere molto costoso.

Perch¨¦ entrare in un nuovo Stato implica ripensare il piano fiscale per l¡¯iGaming

Sebbene le scommesse sportive online (Online Sports Betting, OSB) siano pi¨´ diffuse (con alcune eccezioni rilevanti, come California e Texas), la mappa dell¡¯iGaming statunitense ¨¨ ancora in costruzione: solo sette stati sono attualmente attivi. Ogni stato che apre il proprio mercato all¡¯OSB, all¡¯iGaming o a entrambi stabilisce regole proprie ¨C licenze, regolamentazione e, sempre pi¨´ spesso, tassazione.

Alcuni stati impongono da subito aliquote fiscali elevate ai nuovi operatori (es. New York con il 51%). Altri adottano regole transitorie che riducono o eliminano gradualmente le deduzioni per incentivi e promozioni, o modelli a scaglioni in base al fatturato (es. Illinois). Nessun approccio ¨¨ uguale all¡¯altro.

Operazioni sostanzialmente simili nel New Jersey potrebbero affrontare aliquote fiscali sull¡¯iGaming doppie o triple rispetto ad altri stati (es. Illinois per l¡¯OSB o Pennsylvania per le slot online). Ecco perch¨¦ non basta replicare un piano fiscale da uno stato all¡¯altro. Se gli operatori non si adattano a ogni espansione e non comprendono le normative fiscali specifiche di ciascuno stato, rischiano di perdere margini fin dall¡¯inizio, soprattutto ora che alcuni mercati statali si stanno saturando.

La trappola interstatale in cui gli operatori continuano a cadere

Si ¨¨ delineato un pattern chiaro ¨C e potenzialmente costoso. Spesso, entrare in un nuovo stato si trasforma in una ¡°corsa alla terra¡±: gli operatori si muovono rapidamente e replicano la propria struttura esistente, considerando la fiscalit¨¤ solo a posteriori. Questo approccio pu¨° generare inefficienze, come la mancata comprensione delle normative fiscali sull¡¯iGaming, scadenze ignorate, calcoli errati del GGR, obblighi di rendicontazione dei giocatori e di ritenuta alla fonte che potrebbero differire dalle imposte federali o da altre tasse indirette non previste.

Alcuni stati impongono contributi obbligatori a fondi per il gioco responsabile. Altri applicano tasse aggiuntive, limitano le deduzioni promozionali o le disconoscono del tutto. Le aziende spesso non si registrano in tempo presso le autorit¨¤ fiscali competenti, accumulando multe, interessi, ritardi o accertamenti retroattivi.

Ancora peggio, gli errori commessi in uno stato possono innescare problemi di conformit¨¤ in un altro. Se le aziende non tracciano correttamente dove i giocatori guadagnano e riscattano i crediti promozionali, possono perdere deduzioni e aumentare la propria base imponibile GGR in uno stato, senza una corrispondente riduzione nell¡¯altro ¨C e questo prima ancora di considerare le differenze di aliquote fiscali. O, se l¡¯apportionment fiscale multistatale non viene calcolato correttamente, l¡¯azienda pu¨° finire per pagare l¡¯imposta sul reddito due volte sullo stesso GGR.

Un esempio concreto: un operatore ¨¨ entrato in tre nuovi stati nel giro di dodici mesi usando un¡¯unica struttura fiscale. Nel primo stato, le regole fiscali erano relativamente semplici e non ha avuto problemi. Nel secondo, un ritardo nella presentazione delle dichiarazioni GGR ha causato sanzioni e interessi, mettendo a rischio la licenza. Nel terzo, le autorit¨¤ fiscali hanno rifiutato deduzioni chiave dopo aver rilevato discrepanze nei dati di riconoscimento dei ricavi. Quando i team legali e fiscali sono riusciti ad allinearsi, era troppo tardi: non adeguare i processi alle specificit¨¤ locali ¨¨ stato un errore costoso, in un momento in cui l¡¯operatore stava investendo molto per acquisire quote di mercato.

Perch¨¦ la pianificazione fiscale dovrebbe iniziare prima della richiesta di licenza

Molti operatori considerano il fisco una questione da affrontare dopo aver chiuso un accordo. In realt¨¤, un approccio lungimirante prevede di integrare la pianificazione fiscale fin dall¡¯inizio. Valutando i rischi specifici per ciascuno stato, individuando i costi nascosti e stabilendo un sistema di reporting coerente, gli operatori possono far crescere la strategia fiscale insieme all¡¯espansione aziendale. Un approccio affrettato o reattivo potrebbe far partire il prodotto, ma non reggere a un¡¯eventuale verifica del GGR.

Anche board e investitori sono sempre pi¨´ attenti. Le imposte GGR sono tra le principali voci di spesa nel conto economico, e il rischio fiscale ¨¨ ormai una componente centrale della due diligence. Se i conti non tornano, gli accordi si bloccano. Non individuare e correggere tempestivamente i potenziali passivi fiscali abbassa la valutazione. Oggi, avere una strategia non significa solo entrare nel mercato giusto, ma anche avere una visione finanziaria a lungo termine.

Gli operatori intelligenti non lasciano soldi sul tavolo

Non tutti gli stati cercano di massimizzare le entrate fiscali a spese degli operatori. Alcuni offrono incentivi concreti per i nuovi entranti, se si sa dove guardare. Il New Jersey e il Colorado, ad esempio, hanno introdotto crediti per l¡¯innovazione, bonus per la creazione di posti di lavoro e incentivi legati agli investimenti. In base alla situazione dell¡¯operatore, queste misure possono portare a significativi risparmi fiscali.

Eppure molte aziende del settore gaming non ne approfittano. Spesso questi incentivi sono pensati per startup o aziende tech e non sono specifici per l¡¯iGaming. Gli operatori che non si informano per tempo potrebbero non sapere nemmeno di avere i requisiti per accedervi.

Se stai installando infrastrutture dati nello stato, assumendo personale locale o lanciando nuove tecnologie, quelle azioni potrebbero darti diritto a sgravi fiscali, se la struttura aziendale ¨¨ compatibile con le regole sugli incentivi.

Attraversare l¡¯Atlantico? Ecco dove iniziano i problemi

Per un operatore con sede nel Regno Unito, gli Stati Uniti possono sembrare familiari: un sistema giuridico simile, lingua inglese, un mercato dell¡¯online gaming in crescita. Ma sul fronte fiscale, i due sistemi parlano lingue completamente diverse.

Il sistema centralizzato del Regno Unito ¨¨ in netto contrasto con l¡¯approccio frammentato stato per stato degli Stati Uniti. Una struttura efficiente per l¡¯OSB o l¡¯iGaming in UK pu¨° rivelarsi drammaticamente inadeguata una volta alle prese con i requisiti GGR degli stati USA, le normative sul reporting dei giocatori e sulle ritenute fiscali, i criteri di apportionment del reddito o altre imposte indirette.

Molte aziende britanniche non considerano con attenzione le scelte giuridiche da compiere per entrare nel mercato statunitense. Senza una pianificazione adeguata, rischiano di incorrere in una doppia imposizione o di creare stabili organizzazioni non intenzionali. Alcune entrano nel mercato con la struttura sbagliata, pensando di poter sistemare tutto in seguito. Ma a quel punto, i costi sono gi¨¤ consolidati, e cambiare assetto potrebbe generare exit tax.

Gli operatori devono anche affrontare differenze nei requisiti di rendicontazione, nelle politiche di transfer pricing e nel trattamento delle deduzioni. Ci¨° che funziona a Londra, pu¨° far scattare campanelli d¡¯allarme a Washington.

Attraverso il suo US/UK Strategic Corridor, , puntando su un¡¯espansione sostenibile, non solo rapida.

Prima di espanderti, chiediti:

  • Abbiamo considerato GGR, imposte indirette, obblighi di registrazione e regole variabili per le deduzioni promozionali?
  • La nostra struttura ¨¨ adattabile a pi¨´ stati?
  • Siamo protetti dalla doppia imposizione o da potenziali lacune nei requisiti di reporting?

Il messaggio chiave? Non ¨¨ mai troppo presto per chiedere consiglio. Che si tratti di un legale o di un consulente fiscale indipendente, gli operatori devono avere una visione completa prima di espandersi. Conoscere i requisiti per la licenza ¨¨ una cosa. Capire come operare in modo redditizio oltre confine ¨¨ un¡¯altra, soprattutto ora con l¡¯iniziativa OECD BEPS Pillar 2.0, volta a stabilire un¡¯aliquota minima globale del 15% sull¡¯imposta societaria.

Negli Stati Uniti, per l¡¯OSB e l¡¯iGaming, il fisco non ¨¨ un problema da backend: ¨¨ un processo aziendale critico.

Prima di varcare nuovi confini, assicurati di aver letto le Parti 1 e 2. La prima analizza le leggi fiscali del gaming statunitense in continua evoluzione, la seconda l¡¯incerto scenario normativo legato alle criptovalute.

Robert B. Stoddard Partner, Tax | U.S. iGaming Tax Lead

*Robert ¨¨ Partner della divisione Business Tax Services di KPMG a Stamford, con 23 anni di esperienza in pianificazione fiscale, conformit¨¤ e gestione delle imposte sul reddito. Ha lavorato con clienti nazionali e internazionali in numerosi settori ed ¨¨ attualmente il lead tax partner per la practice U.S. Gaming di KPMG.

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