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DraftKings incassa 1,41 miliardi di dollari nel primo trimestre 2025, ma perde 170 milioni per colpa delle favorite durante la March Madness

Júlia Moura
Scritto da Júlia Moura
Tradotto da Tony Colapinto

DraftKings, uno dei colossi del mercato delle scommesse sportive negli Stati Uniti, ha iniziato il 2025 con il piede giusto. Almeno a prima vista. L’azienda ha annunciato un aumento del 20% nei ricavi del primo trimestre dell’anno, trainato da un maggior numero di utenti attivi e da un volume di scommesse in crescita. Tuttavia, non tutto è stato motivo di festeggiamenti. Il celebre torneo universitario March Madness, ha riservato una sorpresa non per l’exploit degli sfavoriti, ma per la loro assenza. Una dinamica che ha ridotto i margini dell’azienda, costringendola anche a rivedere al ribasso le proprie previsioni per l’anno. 

Ricavi in crescita e base utenti in espansione

Tra gennaio e marzo 2025, DraftKings ha registrato ricavi per 1,41 miliardi di dollari, rispetto agli 1,175 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Un balzo notevole, che dimostra la forza ancora intatta del mercato. Il numero di utenti paganti unici mensili (noti come MUPs) è cresciuto del 28%, raggiungendo quota 4,3 milioni. Nel frattempo, il volume totale delle scommesse – conosciuto nel settore come “handle” – ha toccato i 13,9 miliardi di dollari, con un incremento del 16% rispetto all’anno scorso. 

Questi numeri hanno contribuito al miglioramento dell’EBITDA rettificato (utili prima di interessi, imposte, ammortamenti e svalutazioni), passato da 22,3 milioni di dollari nel 2024 a 102,6 milioni quest’anno. Anche la perdita netta si è ridotta sensibilmente: da 142,5 milioni a 33,8 milioni di dollari. 

Il CEO Jason Robins ha accolto positivamente i risultati. Secondo lui, i recenti miglioramenti nei prodotti e nell’esperienza utente stanno dando i loro frutti: “i nostri indicatori chiave sono solidi, anche in uno scenario economico che resta complesso”, ha dichiarato. 

Quando vincono le favorite, la casa perde

Nonostante le buone performance, l’azienda ha dovuto incassare una battuta d’arresto causata dal successo delle squadre favorite nella March Madness. Quest’anno, le squadre con ranking più alto hanno vinto l’82% delle partite, la percentuale più alta nella storia del torneo. Il risultato? Gli scommettitori che hanno puntato sulle favorite hanno incassato, mentre bookmaker come DraftKings hanno visto ridursi i propri profitti.

L’impatto è stato diretto: una perdita di circa 170 milioni di dollari nei ricavi e un taglio di 111 milioni sull’EBITDA. La conseguenza? La società ha dovuto rivedere al ribasso le sue previsioni annuali di fatturato, ora comprese tra 6,2 e 6,4 miliardi di dollari (precedentemente tra 6,3 e 6,6 miliardi). Anche la stima dell’utile operativo rettificato è scesa, ora tra 800 e 900 milioni di dollari. 

“La nostra performance era eccellente finché non è arrivata la March Madness”, ha dichiarato Robins con tono dispiaciuto. Ha tuttavia assicurato che si tratta di una volatilità temporanea e che l’azienda sta analizzando i dati per comprendere meglio le discrepanze tra profitti attesi e reali.

Strategie future: intelligenza artificiale, micro-scommesse ed espansione

Nonostante lo scivolone, DraftKings non resta a guardare. L’azienda continua a investire fortemente in innovazione, soprattutto in tecnologie basate sull’intelligenza artificiale. Uno degli attuali obiettivi è lo sviluppo delle “micro-scommesse”, che permettono agli utenti di puntare su eventi specifici all’interno di una partita, come chi batterà il prossimo calcio d’angolo o se il prossimo lancio nel baseball sarà uno strike. Questo tipo di scommessa rappresenta già il 36% del volume nel baseball, per esempio. 

Altro punto strategico è l’espansione geografica. Oggi, la piattaforma di scommesse di DraftKings è attiva in 25 stati americani e nel Distretto di Columbia, raggiungendo circa il 49% della popolazione degli Stati Uniti. Inoltre, l’attività di iGaming (바카라 online) è operativa in cinque stati e anche in Ontario, Canada. E non finisce qui: in Missouri, gli elettori hanno appena approvato la legalizzazione delle scommesse sportive, e un lancio è già in programma. 

L’azienda continua inoltre a mantenere sotto controllo la propria salute finanziaria. Nel primo trimestre, DraftKings ha riacquistato 3,7 milioni di azioni, un segnale di fiducia nelle proprie performance. E nonostante le sfide normative, come l’aumento delle tasse in Maryland e l’uscita dai mercati di Texas e New Mexico (che ha comportato un impatto di 30 milioni di dollari sui ricavi), l’azienda resta solida. 

La partita continua

Alla fine, DraftKings dimostra che anche quando le favorite dominano e ribaltano i pronostici della “casa”, c’è spazio per la ripresa e la crescita. Con una base utenti in espansione, prodotti sempre più sofisticati e una strategia a lungo termine sostenuta dalla tecnologia, l’azienda continua a scommettere sul futuro del mercato. 

Questo articolo è stato pubblicato prima in Portuguese il 12 Maggio 2025.

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