- Conferenze
- Notizie
- Fondazione
- Formazione e consulenza
- Poker Tour
- Informazioni
Le piattaforme di scambio di criptovalute promettevano un tempo di rivoluzionare il modo di investire nel futuro della finanza. Ma oggi, sempre pi¨´ spesso, assomigliano a Las Vegas pi¨´ che a Wall Street. Almeno, ¨¨ questa la conclusione di un recente studio peer-reviewed condotto da un gruppo di ricercatori affiliati alla Concordia University, secondo cui molte piattaforme crypto si sono trasformate in ecosistemi gamificati, costruiti per ricordare veri e propri casin¨°. Questi exchange attirano gli utenti in un ciclo ad alto impatto di rischio e ricompensa, sfruttando tattiche tipiche del mondo del gioco d¡¯azzardo: classifiche scintillanti, tornei di trading a tempo limitato, badge, gilde sociali e perfino montepremi.
Lo : financialisation e gamblification. Con financialisation si intende l¡¯invasione della logica finanziaria nella vita quotidiana: risparmio, investimento, leva finanziaria e ottimizzazione. Gamblification, invece, descrive la trasformazione delle attivit¨¤ finanziarie in esperienze simili a giochi, pensate per premiare comportamenti rapidi e rischiosi. Prendendo come esempio BitMEX, una delle piattaforme pi¨´ gamificate analizzate nel report, i ricercatori mostrano come strumenti finanziari e dinamiche da videogioco si fondano per trasformare la speculazione ad alto rischio in una forma di intrattenimento.
BitMEX offre trading con leva fino a 100x, competizioni in tempo reale tra gruppi di utenti (le cosiddette ¡°Gilde¡±), e classifiche pubbliche che seguono i top trader come fossero star degli eSports. E il meccanismo funziona: secondo i ricercatori, BitMEX ha generato miliardi liquindando utenti eccessivamente esposti, attratti dall¡¯adrenalina del gioco ad alto rischio.
In un¡¯intervista rilasciata a SiGMA News, Claude du Toit, esperto di crescita ed entusiasta del mondo crypto, e Justin d¡¯Anethan, Head of Sales della piattaforma di lancio token Liquifi, hanno condiviso le loro opinioni. Du Toit ¨¨ diretto: ¡°Queste funzionalit¨¤ non sono casuali. Gli exchange guadagnano dalle commissioni e dalle liquidazioni, quindi hanno ogni incentivo a spingere gli utenti a fare trading spesso e ad alto rischio.é¢
¡°La parte subdola ¨¨ come confezionano tutto con termini finanziari ¡®rispettabili¡¯ come investimento, yield, strategia. In realt¨¤, il comportamento che incentivano somiglia moltissimo al gioco d¡¯azzardo.é¢
D¡¯Anethan, pi¨´ morbido, ammette che le funzioni gamificate servono per rendere le piattaforme pi¨´ coinvolgenti e divertenti. Ma aggiunge:
¡°Alcuni exchange sfumano intenzionalmente la percezione del rischio con linguaggio da gioco e premi ambigui. ? un equilibrio delicato: l¡¯engagement non dovrebbe mai andare a scapito della chiarezza o della cautela dell¡¯investitore.é¢
Una delle affermazioni pi¨´ controverse dello studio ¨¨ che gli exchange crypto traggano i maggiori profitti proprio quando gli utenti subiscono perdite, specialmente nel trading a leva.
Il motivo? Le piattaforme incassano sia le commissioni su ogni transazione, sia le liquidazioni forzate quando il mercato si muove contro le posizioni degli utenti. Du Toit non nega le zone grigie etiche: ¡°Offrire questo tipo di servizi pu¨° non essere etico, ma con educazione adeguata e un approccio al rischio ben gestito, la cosa pu¨° diventare pi¨´ sostenibile.
? come un coltello: nelle mani giuste serve a preparare la cena, in quelle sbagliate ¨¨ pericoloso.é¢
D¡¯Anethan ¨¨ pi¨´ sfumato: secondo lui, dire che gli exchange prosperano sulle perdite degli utenti ¨¨ una semplificazione eccessiva. ¡°Gli exchange vivono di volumi elevati di trading, non necessariamente di fallimenti dei trader. Tuttavia, alcuni operatori poco etici possono sfruttare il loro vantaggio informativo contro i clienti ¡ª un problema non esclusivo del settore crypto, ma pi¨´ evidente data la regolamentazione pi¨´ leggera.é¢
Alla domanda se le piattaforme crypto dovrebbero essere regolamentate come aziende di gioco d¡¯azzardo, D¡¯Anethan risponde con decisione: ¡°I crypto exchange devono s¨¬ affrontare una regolamentazione rigorosa, paragonabile a quella delle piattaforme finanziarie tradizionali che trattano CFD, ETF o FX. Ma non vedo perch¨¦ dovrebbero essere trattate come casin¨° o operatori di scommesse.é¢
Du Toit, al contrario, ¨¨ pi¨´ aperto all¡¯idea: ¡°Ci sono argomentazioni forti per trattare alcune attivit¨¤ crypto ¡ª in particolare quelle con leva, perpetual e trading ad alta frequenza ¡ª con un framework regolatorio simile a quello del gioco d¡¯azzardo.é¢ Ma puntualizza: ¡°Non tutta l¡¯attivit¨¤ crypto ¨¨ gioco d¡¯azzardo. Ad esempio, lo staking o il holding a lungo termine non comportano gli stessi rischi.é¢
Lo studio sottolinea anche una contraddizione centrale nell¡¯industria crypto: le piattaforme si presentano come strumenti d¡¯investimento, ma funzionano spesso come giochi, il che mina le tutele per gli utenti e pu¨° causare danni finanziari, soprattutto ai piccoli investitori. Du Toit crede che le piattaforme debbano fare di pi¨´. Secondo lui, le aziende crypto ¡°dovrebbero integrare analisi comportamentali per intervenire quando gli utenti mostrano segnali di trading compulsivo, offrendo limiti e avvisi personalizzati simili a quelli adottati dal gioco responsabile.é¢ D¡¯Anethan ¨¨ d¡¯accordo: ¡°Tutto si riduce a questo: trasparenza, educazione al rischio e pratiche di trading responsabili.é¢
I crypto exchange non si limitano a fornire nuovi strumenti finanziari: stanno cambiando il nostro modo di rapportarci al denaro. Man mano che il confine tra investimento e intrattenimento si sfuma, i ricercatori avvertono: la gamblification sta trasformando il trading crypto in uno spettacolo ad alto rischio. Entrambi gli esperti concordano: trasparenza, regolamentazione e protezione degli utenti sono fondamentali se il settore vuole maturare.