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Il comparto italiano del gioco online sta attraversando una fase senza precedenti. In questi ultimi giorni di fine Luglio 2025, il settore ha visto convergere tre eventi di primaria importanza che ne stanno ridefinendo l’equilibrio regolamentare, commerciale e competitivo: il Consiglio di Stato ha confermato la legittimità del bando per l’assegnazione delle concessioni online, l’ ha ufficializzato la proroga del termine della procedura telematica al 12 novembre, e, cosa più rilevante per il mercato, la Commissione giudicatrice ha pubblicato l’elenco definitivo dei 46 operatori vincitori, assegnando un totale di 52 concessioni.
Si tratta di un passaggio epocale per il sistema concessorio italiano, che archivia la fase precedente e inaugura un modello ispirato a principi di maggiore selettività, rigore tecnico e sostenibilità normativa. Il bando gioco online 2025, sin dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea nel dicembre scorso, si è presentato come il più articolato e selettivo degli ultimi dieci anni, raccogliendo l’attenzione di operatori, advisor legali e osservatori europei del comparto gaming.
Il primo nodo critico era giuridico. Alcuni operatori avevano presentato ricorso contro la legittimità del bando, chiedendone la sospensione. Il Consiglio di Stato ha esaminato il caso e ha respinto l’istanza cautelare, confermando che le questioni sollevate – seppur complesse – non erano sufficienti a bloccare la procedura in corso.
Nel dettaglio, la sentenza n. 104/2025 della Corte Costituzionale, invocata dai ricorrenti, è stata giudicata non direttamente incidente sulla struttura normativa del bando, poiché si riferisce ad aspetti marginali – come l’operatività dei punti vendita ricarica (PVR) – che non influenzano i criteri di selezione dei concessionari online. Inoltre, il Consiglio ha rilevato un elemento di coerenza sostanziale: molti dei soggetti ricorrenti avevano comunque presentato domanda di partecipazione, riconoscendo nei fatti la validità delle regole di gara.
Questa decisione ha rafforzato la posizione di ADM e ha posto fine al rischio di uno stallo amministrativo in un momento decisivo per la riforma dell’offerta legale di gioco.
Parallelamente, ADM ha emanato una , Antonio Giuliani, in cui si stabilisce la proroga della conclusione della gara al 12 novembre 2025, rispetto al termine originario del 17 settembre. Una proroga tecnica, consentita dal Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023), che permette un’estensione fino a tre mesi in presenza di motivazioni eccezionali.
La fase operativa della procedura – quella effettivamente utile alla raccolta e valutazione delle domande – si è svolta tra il 31 marzo e il 30 maggio 2025. I mesi precedenti, pur rientrando formalmente nella durata della gara, sono stati utilizzati per la sola consultazione pubblica della documentazione e non hanno coinvolto i concorrenti in attività istruttorie.
La proroga è stata quindi motivata dalla necessità di completare le attività istruttorie e amministrative con la massima accuratezza, in un quadro di assoluta regolarità e trasparenza. Nessun danno, ha chiarito l’Agenzia, né per i concorrenti già operativi né per l’erario: la proroga garantisce piuttosto un controllo puntuale dei requisiti richiesti.
Il 24 luglio 2025, la Commissione giudicatrice ha chiuso ufficialmente la fase valutativa. Il risultato? , per un totale di 52 concessioni assegnate, a dimostrazione dell’elevato tasso di competitività della gara.
A conquistare il punteggio massimo di 30 punti sono stati:
A seguire, con 29 punti, un gruppo di operatori solidi e storicamente attivi nel mercato italiano:
Altri player rilevanti come Greentube Malta, 888 Italia, Winamax, Tombola, Stake, LeoVegas, oltre a realtà consolidate come Casinò di Venezia, Casinò di Sanremo, Replatz e Betfair Italia, hanno ottenuto punteggi tra i 28 e i 22 punti. I dati confermano che la selezione è stata severa ma inclusiva, e ha premiato non solo i grandi operatori, ma anche realtà emergenti e specializzate.
Gli operatori vincitori procederanno ora alla firma della convenzione con ADM, che attiverà formalmente le nuove concessioni per il gioco a distanza sul territorio nazionale.
Per gli operatori dell’iGaming, l’esito del bando gioco online 2025 è ben più che una semplice formalità. È un punto di svolta strategico. La nuova concessione comporta impegni tecnici e regolamentari precisi: dalla tracciabilità delle transazioni, al rispetto dei protocolli antiriciclaggio (AML), fino all’adozione di sistemi avanzati per la prevenzione del gioco patologico.
Inoltre, i nuovi obblighi impongono responsabilità tecnologiche e organizzative più stringenti. Non basta più essere attivi sul mercato: serve dimostrare solidità, integrità operativa e capacità di compliance. Questo riduce gli spazi per le realtà marginali e valorizza chi investe in innovazione, sicurezza e sostenibilità a lungo termine.
Per molti brand, ottenere una concessione rappresenta l’ingresso in una nuova era del gioco legale italiano: più selettiva, più professionale, più europea.
La combinazione di rigore istituzionale, trasparenza amministrativa e concorrenza qualificata fa della gara appena conclusa un esempio positivo di riforma del settore pubblico in chiave digitale. L’Italia, che da tempo cercava di aggiornare il sistema concessorio per il gioco online, raggiunge ora un traguardo importante: allinearsi ai migliori standard UE in materia di licenze, vigilanza e sostenibilità dell’offerta.
Il futuro prossimo sarà determinato dall’operatività dei 46 concessionari selezionati. La sfida per tutti sarà duplice: soddisfare le aspettative normative e conquistare la fiducia di un pubblico sempre più esigente, in un contesto dove il gioco responsabile e sicuro non è più un’opzione, ma un requisito essenziale.
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